Viaggio in Maremma
Un viaggio in Maremma alla scoperta delle tradizioni e della cucina toscana
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Regione
Toscana
Il nome Maremma rappresenta una vasta zona della Toscana, che si estende tra le province di Grosseto e Livorno. Dante Alighieri, in realtà, ne identificava i confini tra Cecina e Tarquinia (quest’ultima nell’alto Lazio): infatti, lo stesso appellativo “maremma” deriverebbe dal termine latino “maritima”, in riferimento alle regioni lambite dal mare.
Basta questo incipit per comprendere che, di Maremma, ce n’è per tutti i gusti! Forse anche per questo motivo è considerata una delle zone più belle da visitare della regione Toscana.
A partire dalle aree interne di questo territorio, in parte pianeggianti ed in parte collinari, che offrono albe e tramonti unici nel loro genere, in uno scenario che ricorda un “piccolo mondo antico” tra i suoi molteplici parchi naturali, le fortezze medievali e le meravigliose genti, fortemente ancorate alle proprie radici, ma soprattutto alla voglia di tramandarle ai più svariati avventori.
La Maremma è anche mare, con spiagge lunghe chilometri e chilometri, da dove poter godere di paesaggi mozzafiato e infinite passeggiate. Immergersi, invece, nella campagna maremmana, in quell’area interna che va dalla provincia di Grosseto a quella di Siena, significa ad esempio poter incontrare gli ultimi butteri. Pastori dall’alone quasi eroico, che con i loro cavalli affrontavano la natura selvaggia della Maremma e governavano le mandrie locali come pochi altri sapevano fare, conoscendo bene l’intera area, i suoi anfratti, i suoi rischi.
Inoltre la campagna, come le zone costiere maremmane, si rendono perfette per chi ama rilassarsi svolgendo attività all’aria aperta: sono tantissime le opportunità di cicloturismo, trekking e passeggiate a cavallo di cui sarà bello usufruire anche nella stagione autunnale, grazie alle temperature miti che invitano avisitare questo territorio in ogni momento dell’anno.
La Maremma è anche buona cucina, anzi ottima cucina, ottimo vino, ottimi prodotti tipici, che val la pena assaporare, magari girovagando per i borghi tipici. Ideale, per concludere ogni giornata turistica “con gusto”, entrare e assaggiare piatti tipici trattorie e osterie del territorio, come La Tana dei Brilli a Massa Marittima (GR), la cui chef Raffaella Cecchelli vi invita a provare le sue migliori ricette nella vostra cucina, dai Tortelloni maremmani all’Acquacotta e lo Stufato di cinghiale e cavolo nero. Di seguito vi proponiamo un viaggio nei luoghi, prodotti e sapori della Maremma.
Da Grosseto con… sapore
L’acqua cotta è un piatto tipico soprattutto della bassa Maremma, ovvero prevalentemente del grossetano (ma anche della Tuscia viterbese). Un tempo rappresentava il pranzo povero tradizionale di contadini e butteri, e i suoi ingredienti potevano variare: è proprio per questo che è l’acqua l’unico elemento comune di tante versioni, che ha dato origine al nome della ricetta. Il pecorino da latte crudo della Maremma (presidio Slowfood) sarà perfetto per rendere il piatto ancora più goloso e appetitoso!
Il regno dei Butteri
Il Buttero rappresenta un simbolo della Maremma. Oggi addirittura l’Associazione dei Butteri Alta Maremma mantiene in vita le tradizioni, con spettacoli in costume, eventi, transumanza, cenni di storia e tanto altro. Ma chi è il Buttero? È la figura del mandriano, ossia colui che si occupa della cura del bestiame, il pastore a cavallo, simbolo di questa terra. Ecco perché la Maremma è considerata il regno del Buttero. In alcuni periodi dell’anno vengono rievocate storie, racconti della dura vita del Buttero, in particolare nel periodo estivo. Ma sono tante le feste e ricorrenze legate a questa figura e al bestiame. Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate si celebra la benedizione degli animali, che sfilano in alcuni centri dell’alto Lazio e della Maremma come Tarquinia, Tuscania, Montalto di Castro…
La tana dei Brilli
È una bravissima chef, ma lei ama definirsi cuoca autodidatta. Nata a Piombino, ma massetana fin da piccola, Raffaella Cecchelli è cresciuta accanto ai fornelli. I genitori a Massa Marittima, infatti, gestiscono per 30 anni uno storico ristorante. Oggi Raffaella, anche volto noto della tv, è la titolare da oltre 15 anni della celebre osteria pluricitata nelle più importanti guide ai ristoranti La tana dei Brilli, a Massa Marittima, dove poter gustare in un ambiente piccolissimo (solo 4 tavoli) ma caldo e accogliente i più buoni piatti della tradizione toscana. Si trova in Vicolo del Ciambellano 4, 58024 Massa Marittima (GR)
Un’oasi di natura
La Maremma è anche tanta natura. Ben 40 mila ettari, infatti, si suddividono in parchi, oasi naturali, riserve. Il più famoso è il Parco Naturale della Maremma, che si estende per ben 100 km, che permette visite ed escursioni diverse, a piedi, a cavallo, in carrozza, in bicicletta fino anche in canoa, visto che arriva fino alla foce del fiume Ombrone. I Monti dell’uccellina arrivano fino a 417 metri di altezza in corrispondenza di Poggio Lecci e offrono viste mozzafiato. Per la posizione geografica che è un misto tra costa sul mare, colline pianure e monti, il Parco della Maremma è abitato da numerosissime specie di animali, non solo uccelli dal capriolo alla volpe, dall’istrice alla faina, dal gatto selvatico al daino.
Il brigante cinghiale
Nella sua fitta macchia mediterranea, la Maremma ospita tanti cinghiali, che sono diventati rappresentativi anche del mondo della gastronomia locale: le loro carni non solo vengono servite come ottimi brasati o stufati, ma rientrano anche nella preparazione di salami tipici del luogo. La marinatura è fondamentale per ammorbidire le fibre della carne di cinghiale e diminuirne l’odore intenso, conferendo gli aromi del vino rosso: potreteallungarla fino a 24 ore, a seconda del risultato desiderato.
Città d’arte e di storia
La Maremma ha un’ampia offerta culturale. Celebre la Cattedrale di San Cerbone a Massa Marittima, chiamata anche Duomo, la cui costruzione iniziò nel lontano IX secolo. Da segnalare i piccoli e caratteristici borghi, tipicità della Maremma grossetana. Pitigliano, nota anche come la Piccola Gerusalemme, perché nel 1400 fu rifugio di molti israeliti; molto suggestiva al calar del sole. E poi Magliano in Toscana che sorge su un colle di ulivi dove va segnalata la romanica chiesa di San Martino. Per bere il celebre morellino si può andare a Scansano: un borgo dove ammirare castelli e zone archeologiche. E poi ancora Manciano, detto anche borgo murato. Non per ultimo, Sovana che è considerato uno dei 100 borghi più belli d’Italia. Maremma da gustare e da visitare
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